Sono fan di Vasco Rossi da sempre: il mio primo concerto l’ho visto a 15 anni nel 1993 a Verona, era il “Gli spari sopra Tour” e da quella volta non ho più smesso di seguirlo.
Vedere un concerto di Vasco dal vivo è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita perché ti lascia dentro delle emozioni e delle sensazioni che solo se ci sei stato puoi capire.
In occasione del grande evento del 1° luglio al Modena Park, io e la mia ragazza Martina abbiamo deciso di approfittare del concerto per regalarci tre giorni di vacanza a Modena prenotando un albergo poco distante dal parco in modo da poter portare con noi anche la nostra cagnolina Maya.
L’idea era di partire il giorno prima del concerto, girare quindi tutto il venerdì per Modena così da vedere la distanza dall’albergo al Modena Park e in modo che Maya si abituasse al cambiamento perché sabato sera l’avremmo lasciata sola. E infatti così abbiamo fatto perchè Maya è veramente brava quando sta sola, l’importante è stancarla prima.
Per fortuna vicino l’albergo c’è una zona recintata appositamente per i cani con una fontana e delle panchine e così l’abbiamo portata a correre e giocare. In questo modo, durante la nostra assenza (che comunque è stata solo di poche ore perché siamo entrati al Park pochi minuti prima dell’inizio del concerto) Maya ha dormito e noi ci siamo potuti godere la serata senza preoccupazioni.
Il concerto è stato magico, tre ore e mezza di festa, di allegria, di emozioni e di storia. Sì storia, perché a Modena il 1° luglio si è scritta una pagina importante della musica italiana.
Eravamo già stati in queste zone 3 anni fa, quando Martina mi aveva regalato per il compleanno un giro di 20 minuti sulla Ferrari F430 a Maranello. Sapevamo già quindi quanto è bella la Terra dei Motori ma non sapevamo che ci saremmo perdutamente innamorati di Modena, della parlantina dei modenesi e del gnocco fritto!
Questa è la città di Enzo Ferrari, Luciano Pavarotti, della Maserati, dello chef 3 stelle Michelin Bottura ma anche di cucina tradizionale: per 3 giorni ci siamo abbuffati di gnocco fritto con pesto modenese e Parmigiano-Reggiano, di crescentine (dette tigelle) con salumi tipici, di pasta fresca fatta in casa e di Lambrusco.
A Modena però ci sono anche tante cose da vedere come il Duomo, la Torre Ghirlandina, il Palazzo Ducale e i Giardini Ducali Estensi ma passeggiare per la città in questi 3 giorni di festa è stato ancora più bello perché quasi da ogni bar, negozio, trattoria o locale risuonavano dalle casse le canzoni di Vasco con folti gruppetti di fans che cantavano a squarciagola.
Molte vetrine dei negozi avevano pezzi di testi di canzoni di Vasco scritti a pennarello e ovunque si respirava aria di festa.
Come durante la vacanza a Novigrad – Cittanova anche in questo viaggio sono stato preso dalla deformazione professionale e così passeggiando per il centro di Modena mi sono messo a fotografare anche ciò che puntualmente cattura la mia attenzione ovunque mi trovi: porte, portoni e serrature. È più forte di me!
In questo “Diario di viaggio: il fabbro Franz a Modena” oltre ad alcune foto del viaggio, potete vedere anche i portoni che mi hanno incuriosito di più:
La maggior parte dei portoni è molto grande rispetto ai portoni delle altre città d’Italia. Questo perché negli ingressi c’erano le corti da cui dovevano transitare i carri e le carrozze e quindi serviva più spazio di apertura.
Il fabbro Franz al Modena Park finisce qui ma se vi ho messo voglia di prendere e partire, non esitate a mandarmi le foto delle porte e dei portoni di questa meravigliosa città che più vi colpiranno così potrò aggiungerle a quest’articolo.
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FRANCESCO MAGRINI - Classe 1978, fabbro da quando ho 14 anni. Apro finalmente il mio negozio a Trieste nel 2014 e da allora mi occupo di mettere in sicurezza le vostre case.
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